Quando arieggiare il prato: quello che devi sapere

Arieggiare il prato è una delle azioni più importanti per mantenere il manto erboso in salute e bello da vedere. Un processo che molto spesso viene sottovalutato da chi possiede un giardino, ma che invece risulta fondamentale per molte ragioni. Cerchiamo quindi di approfondire tutti gli aspetti nel dettaglio e ciò che dovresti sapere sull’arieggiatura del prato.

Perché arieggiare il prato?

Ricollegandoci a quanto esposto in precedenza, arieggiare il prato garantisce in primo luogo una migliore areazione del terreno. Con il tempo, muschio, rami e materia organica è portata a posarsi sul terreno, infierendo pesantemente sulla filtrazione dell’acqua, sull’arrivo dei raggi del sole e sulla corretta respirazione del prato. Aspetti che potrebbero così portare:

  • all’ingiallimento del prato;
  • ad un indebolimento del prato;
  • ad una scarsa penetrabilità di eventuali concimi;
  • all’inefficienza nel processo di irrigazione.

Quando si arieggia il prato?

In linea generale, il processo di arieggiatura è sconsigliato prima dei tre anni dalla semina. Una volta trascorsi i 3 anni, è invece possibile arieggiare il prato anche due volte all’anno. Il periodo indicato è ovviamente quello che anticipa lo stato di crescita vegetativa. Più nello specifico, puoi arieggiare il prato nella prima settimana di marzo e nella seconda o terza settimana di settembre. È tuttavia opportuno che le temperature non siano eccessivamente calde, o eccessivamente fredde.

Come arieggiare il prato

Arrivati a questo punto, è possibile focalizzare l’attenzione su come arieggiare il prato e quali strumenti utilizzare. L’arieggiatura è un processo basato sul taglio del terreno, ossia la creazione di linee di apertura di pochi centimetri, fondamentali per far passare acqua, sali minerali, ossigeno e luce. Il taglio del terreno deve essere effettuato con un doppio passaggio, incrociato a 90 gradi. Ciò che si verrà a creare è una vera e propria rete, indispensabile per smuovere il terreno. Gli attrezzi utilizzati per arieggiare il prato sono gli arieggiatori. Fra gli stessi, è possibile ricordare:

  • Arieggiatori manuali, che permettono di arieggiare prati dalle piccole dimensioni, utilizzando la propria forza. È in questo caso necessario far leva con l’attrezzo, inserire le lame nel terreno e procedere spingendo lo stesso.
  • Arieggiatori elettrici, o con motore a scoppio, che permettono di arieggiare il prato con molta più facilità, con il vantaggio di non dover raccogliere manualmente gli scarti. Gli arieggiatori elettrici o a motore sono infatti dotati di un apposito cesto di raccolta.
  • Arieggiatori a traino, che evitano lo sforzo manuale, essendo trainabili con appositi trattorini, necessitando tuttavia di una raccolta successiva.

Cosa fare dopo l’arieggiatura del prato?

Compreso quando e come arieggiare il prato, è importante tenere a mente anche le fasi successive all’arieggiatura. Più nello specifico:

  • l’ammendatura del terreno, che si basa sul miglioramento delle proprietà fisiche del manto erboso e non altera le proprietà chimiche dello stesso. Si basa quindi sull’inserimento di materiali organici, come ad esempio compost, letame maturo ed altri elementi similari.
  • la concimazione del terreno, che si basa su prodotti specifici, consigliati a base di azoto e che permette di rendere più rigogliosa la crescita del prato.