Chi possiede un giardino, sa benissimo che avere un bel prato significa avvalorare all’ennesima potenza il proprio spazio esterno. Fra le varie tipologie di erbe, troviamo il prato di gramigna. In linea generale, per ottenere un manto erboso omogeneo, ma soprattutto che non richieda molto tempo, vengono solitamente utilizzate erbe graminacee.
Essendo ormai da anni un concreto punto di riferimento nel settore, abbiamo deciso di strutturare questa guida completa sulla gramigna, al fine di valutare attentamente se questa tipologia di erba possa o meno fare al caso tuo. Scopriremo cos’è nel dettaglio, quali sono i suoi punti di forza, quali i punti di debolezza, fino ad arrivare all’atto pratico della semina e della cura del proprio giardino. Non mancheranno approfondimenti mirati anche su come concimare un prato in gramigna, così da tenerlo sempre rigoglioso e sano, durante qualsiasi periodo e qualsiasi stagione.
Cos’è la gramigna
Cerchiamo a questo punto di partire dal principio e di soffermarci nel dettaglio su cosa sia la gramigna. Per gramigna si intende in primo luogo una vera e propria pianta infestante, che si manifesta nei prati tradizionali in condizioni di forte siccità. Viene quindi spesso eliminata per consentire al prato (con altre tipologie di semine) di crescere in modo più salutare.
La gramigna per prato, può effettivamente essere utilizzata essa stessa per abbellire il proprio giardino, creando un manto erboso soffice e che non richieda molta manutenzione. In gergo tecnico prende il nome di Cynodon Dactylon ed è consigliata preferibilmente in zone che raggiungono alti livelli di siccità e di scarsa umidità. Nelle zone del meridione può svilupparsi rigogliosa, così come anche in specifiche zone del nord Italia.
Nel corso dei paragrafi successivi avremo modo di focalizzare l’attenzione sui vantaggi del prato in gramigna. Per adesso considera la sua valenza da vera e propria erba da semina, che puoi scegliere per creare il tuo prato tradizionale, o all’inglese.
Quanto costa la gramigna
Al pari di qualsiasi altra tipologia di erba, anche la gramigna viene venduta in semi. La semina è solitamente disponibile in qualsiasi negozio specializzato nel settore, ma può essere comodamente acquistata in pacchi anche online, sui principali e-commerce professionali, del calibro di Amazon.
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Le confezioni sono solitamente da 1Kg. Con un solo Kg di semi è possibile seminare ben 100 mq di terreno (un bel vantaggio per risparmiare soldi, ottenendo al contempo un risultato senza eguali). Passando ai costi, contrariamente da quanto si pensi, è possibile acquistare una confezione a prezzi molto bassi, che partono dai 12 euro, fino ad arrivare ai 20/25 euro per i prodotti più professionali. Valuta inoltre la presenza di numerosi sconti che puoi sempre individuare sugli e-commerce che trattano questa tipologia di prodotto.
Perché scegliere la gramigna per fare un prato
Arrivati a questo punto, potresti chiederti perché scegliere la gramigna per fare un prato. Il nostro team di esperti in materia ha evidenziato nel dettaglio alcuni dei principali punti di forza di questa tipologia di semina. Vediamoli nel dettaglio in alcuni punti chiave:
- Scarsa manutenzione: la gramigna è un’erba che non richiede molte cure, sotto diversi punti di vista. Ha solitamente bisogno di una fertilizzazione molto blando, che il più delle volte non è neanche necessario. Non richiede inoltre di essere tosato più volte nel corso di un mese. La sua altezza si mantiene effettivamente quasi sempre costante e ciò permette di risparmiare tempo, da poter dedicare alle proprie attività preferite.
- Non richiede molta acqua: contrariamente da altre tipologie di erbe, che richiedono un sistema di irrigazione degno di nota, la gramigna (che molte volte nasce spontanea), preferisce terreni abbastanza aridi e non ha quindi bisogno di irrigazione costante. Un ottimo valore aggiunto, che ti permette sia di risparmiare tempo, sia di risparmiare in bolletta, visti gli enormi aumenti che il nostro territorio sta subendo negli ultimi tempi.
- Robustezza: guardando da vicino la gramigna, ci si rende immediatamente conto dello spessore rispetto ad un tradizionale prato. Un aspetto che fa di questa tipologia un prato ottimo per poter essere calpestato, così come ottimo per restare rigoglioso durante quasi tutte le stagioni.
- Bellezza: è infine bello da vedere, poiché garantisce omogeneità e morbidezza. Puoi tranquillamente montarci sopra una piscina, oppure un salottino e goderti le tue giornate in piena tranquillità. A renderlo così bello, è anche la tonalità di verde che questa tipologia di erba garantisce. Un verde molto accesso, non spento e senza chiazze (vista la capacità della gramigna di crescere molto folta).
Come fare un prato di gramigna
Per fare un prato alla gramigna è necessario seguire alcuni accorgimenti tecnici. Il primo step è sicuramente la preparazione del terreno, che è un passaggio fondamentale, molte volte sottovalutato da utenti inesperti, o alle prime armi. Vediamo quindi alcune regole che tu stesso, in completa autonomia, puoi seguire per fare un prato di gramigna:
- Preparazione del terreno: puoi utilizzare in primo luogo forbici da giardino, o altri strumenti similari per togliere eventuali erbacce. È successivamente consigliato smuovere la terra con un dissodatore professionale. Considera quindi come la gramigna preferisca solitamente un terreno abbastanza sabbioso. Nel caso in cui il tuo appezzamento di terra ne sia privo, procedi quindi con un’integrazione manuale. La sabbia garantisce un ottimo drenaggio, permettendo al prato di respirare.
- Utilizzare un concime “starter”, ossia di partenza, che è indispensabile per velocizzare i tempi di crescita del prato. Ti ricordiamo infatti come la gramigna abbia una crescita molto lenta, con tempi di germinazione che possono arrivare anche a 15/22 giorni dalla semina. Velocizzare i tempi può quindi rappresentare un vantaggio.
- Semina: preparato il terreno è possibile interrare leggermente i semi, ricoprendoli con sabbia e terriccio preparati in precedenza. Puoi addirittura procedere mescolando in precedenza la sabbia silicea con i semi, in caso di semina a spaglio (ossia senza l’uso di macchine da semina professionali, qualora avessi solamente un piccolo appezzamento di terreno da dover coprire).
- Irrigazione e cura: procedi quindi effettuando una prima irrigazione (senza ovviamente esagerare). Controlla lo stato dei germogli appena sbocciati. Ricorda infine una regola fondamentale, ossia che la gramigna ama la luce del sole ed è sconsigliato creare zone d’ombra.
Come curare il prato di gramigna
Così come qualsiasi altro prato, anche il prato di gramigna richiede cure ed attenzioni. Nel paragrafo successivo avremo modo di vedere quando e come concimarlo. Per adesso, è bene tenere a mente alcune accortezze. Nonostante non richieda molta acqua, è comunque opportuno verificare lo stato del terreno e provvedere con l’irrogazione nel caso non piova da diverse giornate. Ulteriore aspetto chiave è la presenza della luce solare, che non dovrebbe mai mancare. Procedi inoltre eliminando eventuali sterpaglie che potrebbero nascere assieme alla tua gramigna. Nel caso volessi tenere l’altezza del prato sempre costante, puoi utilizzare tosaerba elettrici o a motore, così come comodi ed innovativi robot tosaerba di nuova generazione, in grado di tagliare il prato in modo rapido e costante, senza richiedere alcuno sforzo.
Quando concimare il prato di gramigna
Giunti al termine del nostro approfondimento, vediamo quando concimare il prato di gramigna. Nonostante questa tipologia di erba sia molto resistente, è necessario prendersene cura con la concimazione almeno due volte all’anno (numero standard per quasi tutti i tipi di prato). Il primo periodo per concimare il prato di gramigna è all’inizio della primavera, ossia quando le temperature non sono ancora troppo calde ed il tasso di umidità è considerato ottimale per questa operazione. In questa prima lavorazione è consigliato un concime azotato, ottimo per garantire robustezza e rigogliosità. Ricorda inoltre di spargere il concime in modo uniforme e di non esagerare con la quantità. Il secondo periodo ideale per poter effettuare la concimazione è l’autunno. In casi eccezionali, con la presenza di terreni delicati, puoi effettuare una terza concimazione, anche se non dovrebbe essere necessaria, vista la robustezza e la resistenza di questa particolare erba.